Vaccini, le startup dell’anno

Le start up, aziende nate da sogni e desideri di persone che si focalizzano su problemi del presente. Abbiamo visto Unicorns negli ambiti più svariati, il settore immobiliare e dei trasporti ha completamente cambiato facciata grazie a grandi idee di giovani imprenditori. Tuttavia, quest’anno il focus, e soprattutto la fama ricade nel sanitario.
Dopo mesi di attesa l’innovazione ha preso il volo con i nuovi vaccini che aiuteranno a superare questo momento di grave difficoltà per il mondo.
Il ruolo di queste piccole imprese non è mai stato così fondamentale. Nei 64 progetti partiti lo scorso gennaio, il primato va a due startup che hanno tagliato il traguardo dell’innovazione superando colossi farmaceutici con più di un secolo di storia.
2008, Germania. BioNtech nasce nei pensieri di due immigrati turchi che hanno dovuto però rivolgersi a continenti lontani per trovare investitori, Asia & USA. Da 4 miliardi di dollari a più di 20 nella borsa di New York. Una volta creato il vaccino, si sono alleati con il colosso farmaceutico Pfizer, questo gioco imprenditoriale si chiama open innovation, collaborazioni fra grandi aziende e start up. In questo caso molto utile soprattutto per la distribuzione del vaccino che richiede temperature estremante basse ed è complesso avere attrezzature che 2 mantengano certi standard.
Il secondo posto, ma non meno importante dal momento che ogni input vale in un momento così difficile, spetta a Moderna. Questa startup che tutt’ora possiede numeri e mezzi di una piccola azienda, nasce nel 2010 negli Stati Uniti. Dove hanno quindi trovato i fondi necessari? Soldi Pubblici.
Cosa possiamo imparare da questi esempi? Le start up sono fondamentali ai giorni nostri per risolvere i problemi del mondo e lo stato deve essere capace di investire in esse supportando giovani e piccole imprese che, probabilmente, sono più al passo con i tempi di grandi colossi.
Inoltre, le grandi aziende devono alleggerire il lavoro dei giovani e non incastrarli in dinamiche da multinazionali che li rallentano o complesse formule burocratiche. Collaborazione ed innovazione vanno di pari passo. Viviamo in un mondo in cui le abilità si imparano guardando video e con un’estrema e coinvolta presenza nella società, dobbiamo credere in noi stessi e non perderci d’animo.
E le start up?

Beh, speriamo di vederne sempre di nuove così che il progresso e l’innovazione non si fermino mai.